Intervista a 360° con il sindaco Dr. Renzo Mascherini
Come ti rigiri a Firenzuola trovi qualcosa di “eccezionale” e non intendo affatto scherzare. Disponevo in questo week-end un pomeriggio assolutamente libero e il richiamo della montagna ormai si faceva sentire con una certa impellenza, ho puntato dritto verso Firenzuola con la sicurezza di non rimaner deluso. Ho fatto una visita alla Pieve dove ho avuto modo di vedere qualcosa di eccezionale. Nella chiesa è esposto, ben protetto da una teca, il Crocifisso ligneo del sec XII, sfuggito fortuitamente a un saccheggio da parte dei ladri alla Pieve di Camaggiore. Il Crocifisso è stato mirabilmente restaurato dalla Soprintendenza di Firenze ed è stato riportato alle forme originarie. L’interno della scultura in legno custodiva anche delle preziose reliquie, anche queste esposte. Finita questa breve ma interessante visita, mi sono recato al Palazzo del Comune dove mi attendeva un’altra cosa eccezionale. Ho avuto il piacere e l’onore di visitare, in anteprima, con il Sindaco di Firenzuola, Dr Mascherini, gli scavi riportati alla luce e, ormai in via di ultimazione, delle fortificazioni e del fossato che si trovavano davanti al castello. Tanto per capirci si tratta di un circuito di mura protette da fossato e della porta munita di ponte levatoio. Questa opera difensiva sicuramente è da attribuire al disegno del Sangallo e risale al 1400. L’interessante è che nessuno sapeva di queste mura poiché erano interrate e furono scoperte fortuitamente in una buca scavata da una bomba durante l’ultima guerra. Seguendo il marcapiano si è venuto a scoprire tutto questo ben di Dio. Poi, in seguito, è stata ritrovata anche la documentazione antica che confermava l’esistenza di queste mura e ponte levatoio. Oltre alle mura sono visibili due cisterne che servivano agli abitanti del castello per vuotare gli orinali. Inoltre è stato scoperto un pozzo, medievale, quindi probabilmente preesistente al Castello, che sarà oggetto di scavo non appena le pastoie burocratiche lo permetteranno (forse riserverà molte sorprese). Ma la cosa più importante è che tutti questi scavi saranno visitabili, non solo, ma protetti da una vetrata entreranno a far parte del Museo della Pietra serena e vi si accederà lungo un bellissimo percorso, in parte nuovo, in parte antico, direttamente dal Museo attualmente esistente. I lavori di questi scavi fervono di buona lena. “Siamo alle fasi finali” Mi dice soddisfatto il Dr Mascherini e aggiunge: “E’ stata dura, ma ce l’abbiamo fatta”, e con un sorriso aggiunge: “Faremo una grande festa quando l’inaugureremo”. Poi, tornando nel suo ufficio, nel Palazzo del Comune, da dove si gode di una bellissima veduta su tutta la piazza, il Dr. Mascherini acconsente a rilasciarmi una eccezionale intervista a 360°.
“Dr Mascherini mi parli un po’ della sua vita”. Seduto alla poltrona della sua scivania ha iniziato il suo racconto: “Ho fatto i miei studi, come privatista, presso un insegnante Alberto Ceccarelli, tutte le materie delle prime tre scuole medie. Eravamo in tre. Era norma per i ragazzi di Firenzuola che volevano fare gli studi superiori prendere la terza media con questo Ceccarelli. Poi andammo a fare l’esame d’ammissione a Borgo San Lorenzo, lì io scoprii di essere adatto per gli studi e continuare. Poi sono stato in collegio a Fermo in provincia di Ascoli Piceno, dove c’è un grande istituto statale dove preparano i quadri intermedi dell’industria di Stato. Una scuola grandissima, circa 3000 studenti che provenivano da tutta Italia. In pratica corrisponde, questa, a un Istituto Tecnico Industriale. Proprio in quegli anni fu liberalizzato l’accesso all’Università anche per i diplomati non liceali. Quindi mi iscrissi all’Università nel 1963, indirizzo chimica, e mi so no laureato nel 1969, esattamente il 19 luglio, giorno in cui gli astronauti americani misero il primo piede sulla luna. Ho fatto l’assistente universitario per circa un anno, beneficiando di una borsa di studio. Poco dopo essermi laureato, come assistente universitario, ho fatto ricerche che furono pubblicate su riviste inglesi. Dopo andai a insegnare all’ITI di Firenze, dove ho insegnato chimica fino a due anni fa quando sono andato in pensione. Ho insegnato dal 1971 fino al 2000, cioè circa 30 anni. In questi 30 anni dobbiamo calcolare un periodo di aspettativa, è cioè presidente della Comunità Montana del Mugello. Ho invece fatto il vice-sindaco di Firenzuola dal 1975 al 1980, insegnando contemporaneamente. Ho fatto il Presidente della Comunità Montana del Mugello dal 1980 al 1995, cioè tre legislature. Attualmente sto ricoprendo la carica di Sindaco dal 1995. Di fatto ho 26 anni di esperienza come pubblico amministratore. A partire dall’anno 1997 sono stato direttore editoriale della Rivista nazionale UNCEM, Montagna Oggi. Purtroppo, questa rivista chiuderà i battenti con l’anno in corso, per motivi finanziari. La rivista ha dato un contributo importante a far conoscere la montagna e la sua specificità, a far capire che la montagna non è solo un problema nazionale, ma che è anche una grande risorsa da tutelare e valorizzare con politiche di sviluppo, anche per arrestare lo spopolamento e per riavviare un processo di sviluppo nella montagna. Ormai quindi la montagna svolge un ruolo strategico per le sue qualità ambientali, per le sue produzioni”. Alla mia domanda: “Quando lei si è scoperto ambientalista?” – “Quando ero presidente della Comunità Montana, anche per difendere il Mugello. Domando: “Quali sono ora le sue aspirazioni più grandi come sindaco?” Risponde: “Le aspirazioni più grandi, essendo stato il nostro territorio attraversato dall’Alta Velocità ed essendo ora interessato al raddoppio dell’Autostrada del Sole, noi chiediamo che contestualmente all’adeguamento delle opere infrastrutturali, fra Firenze e Bologna, sia costruita la bretella autostradale che colleghi il Comune di Firenzuola con la variante di valico, con la costruzione di un tunnel sotto il Passo della Futa di circa 3 Km, che consentirebbe agli abitanti di Firenzuola di recarsi a Firenze o Bologna in un tempo di circa 30-35 minuti. Questo cambierebbe la storia del nostro Comune in quanto permetterebbe di lavorare e studiare nelle due città facendo i pendolari, con tutti i benefici che apporterebbe”. Dicendo questo il Dr. Mascherini sorride compiaciuto. “Quindi – aggiunge – non chiediamo solo opere pubbliche importanti ma dobbiamo anche essere consapevoli che il nostro sviluppo non può incardinarsi che sulla tutela e valorizzazione delle risorse, a cominciare dall’agricoltura di qualità, latte, agriturismo e carne genuina del Mugello, prodotti biologici, e per questo abbiamo un programma per la certificazione territoriale EMAS 2”. – “Veniamo alla tutela artistica Dr. Mascherini” – “Siamo inseriti nel sistema museale del Mugello, con due musei e cioè il Museo del Paesaggio storico dell’Appennino a Moscheta e il Museo della Pietra Serena nel capoluogo, e abbiamo buone speranze di ottenere finanziamenti DOPUP europeo 2000-2006 per realizzare il Museo di Arte Sacra nella chiesa della SS. Annunziata a Firenzuola che ci consentirebbe di valorizzare i beni, non solo quelli ancora conservati nel territorio, ma anche per far tornare le opere che sono state portate a Firenze a Santo Stefano al Ponte (Museo Diocesano di Firenze). Ancora, il recupero di un’antica cava di pietra serena a Bagnatoio” – “Si sente realizzato in questa sua professione di sindaco?” – “Non mi sono mai pentito di fare quello che faccio e nemmeno ho rimpianti di aver non fatto una scelta diversa. Questa esperienza di sindaco, che mi ha portato vicino alla gente, mi ha consentito di fare molte cose importanti e concrete”. – “Quale è stato un suo momento importante nella vita?” – “Un mio momento importante è stato quando dopo aver fatto 15 anni di Comunità, fui chiamato da un gruppo di giovani di Firenzuola, del mio Comune, che mi offrirono di fare il capolista di un progetto” – “E per quanto riguarda la sua vita familiare?” – “Sono sposato con due figlie Laura e Michela di anni 26 e 23. Sono legalmente separato dalla prima moglie e attualmente vivo con una nuova compagna”. Auguri e complimenti Dr. Renzo Mascherini.
Paolo Campidori
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