GUERRA!!!

Una volta tanto anche noi gridiamo guerra, ma sì, facciamo uno strappo alla regola. Non diamo retta al detto dei pacifisti “Facciamo l’amore, non facciamo la guerra”. Anch’io ora ho voglia di fare guerra, sono stato contagiato: WAR, sì WARRRRR!!!! Vediamo un  po’ a quante cose si potrebbe far guerra: innumerevoli. C’è una scelta talmente vasta che vi è perfino l’imbarazzo della scelta. Ma, io, a chi farei la guerra per primo? Per prima cosa mi viene in mente l’inquinamento. Pensiamo alle città soffocate dalla cappa pesante dello smog, all’aria irrespirabile che si respira nei vicoli del centro, alle persone, ai ciclisti che sono costretti a camminare e a pedalare con una mascherina sulla bocca e sul naso. Pensiamo alle migliaia e migliaia di automobili, motori, ciclomotori che ogni giorni circolano sulle nostre strade. Facciamo un rapido calcolo, se ciò fosse possibile, quante auto circolano in Italia e in Francia? E in Germania? E nell’intera Europa? E nel mondo intero? Milioni e milioni. E la povera atmosfera terrestre? Ricordiamoci che l’atmosfera è appena un velo sottile di gas quali idrogeno e ossigeno che sono vitali per la nostra sopravvivenza. Invece nessuno sembra curarsene. Quale eredità in fatto di purezza dell’aria consegneremo ai  mostri figli, ai nostri nipoti? Ogni anno, e sempre di più questo effetto serra si fa sentire, con conseguenze che possono essere disastrose. Invece nessuno sembra curarsene. Molte volte mi sono trovato in code lunghissime di auto e guardando i volti delle persone non li ho trovati per niente preoccupati, anzi, mi sembrano sereni, addirittura contenti. Mi sembra che a nessuno interessi questo argomento. Ma se per un attimo pensiamo a tutto il petrolio che viene bruciato in un giorno sulla terra, compresi gli impianti di riscaldamento domestico, la cosa mi sembra preoccupante. Invece, per la maggior parte delle persone, l’importante è avere una macchina sotto il sedere e viaggiare…viaggiare…Non ci si preoccupa minimamente dell’inquinamento e di tutte le conseguenze che esso comporta. Pensiamo alle piogge acide che ricadono sulla terra e devastano tutto il patrimonio boschivo. Mi diceva un conoscente di Palazzuolo, che la maggior parte degli alberi è seriamente malata, specie  gli abeti, in quella zona, che è assai lontana dalle città, eppure…Pensiamo all’azione corrosiva dello smog sui monumenti d’arte. Gli esperti del settore lanciano continuamente segnali d’allarme, i  nostri monumenti, le nostre testimonianze più grandi, si stanno corrodendo alla superficie e anche in profondità (Chissà i nostri polmoni!). Sempre restando sul tema piogge acide, pensiamo a quale impatto hanno sulle nostre culture, sulle sorgenti, sulle acque dei laghi e degli invasi artificiali come il nostro bellissimo lago di Bilancino. Cosa si fa in realtà di veramente efficace contro l’inquinamento. Si potrebbe fare molto. Anzi si dovrebbe fare una vera e propria guerra. Qui davvero sarebbe il caso di sganciare migliaia e migliaia di bombe intelligenti. E invece? Con tutta l’aria inquinata che c’è ci si preoccupa solamente se uno fuma una sigaretta in un ambiente chiuso o in un locale pubblico. Tuttavia, bisogna riconoscere che la lotta al fumo è una cosa lodevolissima, ma insufficiente. Si potrebbero far scioperi, cortei, assemblee, dibattiti, insegnare nelle scuole una educazione anti-inquinamento. Ma tutto questo viene fatto in maniera insufficiente. La seconda cosa che mi viene in mente sul tema della guerra è quella che si potrebbe fare ai cibi sofisticati. Anche qui, davvero, la cosa è tragica. Pensiamo a tutti i conservanti più o meno leciti che vengono aggiunti ai cibi per farli durare più nel tempo. Pensiamo agli insetticidi e alle dosi massicce con le quali i  nostri frutti più saporiti raggiungono le nostre tavole. Pensiamo agli estrogeni e altri medicinali con i quali i vitelli i polli ecc. ingrassano in maniera veloce, grazie anche al fatto che vengono allevati in spazi ristrettissimi. Animali, tenuti sempre nelle stalle, magari legati a una catena, dalla nascita alla morte. Tutto ciò è davvero angosciante. Noi non potremo mai dire di far parte di una società civile se non avremo almeno un minimo di rispetto nei riguardi degli animali. Se sia giusto o no ucciderli, lasciamo almeno che prima vivano. Percorrendo la Futa di quando in quando si vedono piccoli gruppi di mucche a pascolare, ma non dimentichiamoci che il “grosso” è nelle stalle, da gennaio a dicembre. Chiedevo a un allevatore perché non mandasse se sue bestie a pascolare. “Se io le mandassi nel campo – questa fu la risposta dell’allevatore – mi perderebbero subito 80 chili”. Moltiplichiamo 80 chili per un centinaio di bestie e vediamo che diventano 8000 chili di ciccia che l’allevatore perde, una bella somma, non c’è che dire! Ho appena toccato due argomenti ai quali si potrebbe e di dovrebbe far la guerra, ma l’elenco sarebbe lunghissimo: guerra alle malattie, guerra alla fame, guerra alla violenza in generale, ma in particolare a quella sui minori, guerra al disboscamento selvaggio, guerra alle droghe, guerra alla corruzione e infine, perché no, guerra alla guerra per far trionfare la PACE.

Paolo Campidori
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