LOMBARDO, LONGOBARDO O ALTRO?

Ipotesi sul campanile della Pieve di Borgo San Lorenzo

Si intende per arte lombarda l’individuazione di un complesso di particolarità strutturali e decorative proprie delle architetture romaniche dell’area padana. L’espressione arte lombarda ha avuto una notevole fortuna, tanto da essere usato talvolta quale sinonimo di romanico...Date queste premesse diviene ovvio riconoscere lombarda l’architettura gotico fiorita nella regione nel passaggio dal XII al XIII secolo (Enciclopedia Architettura Garzanti). Dicesi invece arte longobarda il complesso di manifestazioni artistiche riferibili ai longobardi, popolo proveniente dall’Europa centro-settentrionale che invase l’Italia nel 568 (Enciclopedia dell’Arte Garzanti). Vedremo in seguito poiché si è resa necessaria questa distinzione. Ma vediamo come gli studiosi mugellani a partire dal Brocchi e fino ai  nostri giorni hanno ipotizzato l’epoca di costruzione del campanile della Pieve di Borgo:

“Il campanile, di epoca longobarda, è a pianta poligonale irregolare”

Chiara Amerighi – Mugello e Val di Sieve, pag 22

“Nel 1263 fu ricostruita (la Pieve ndr), a questa data potrebbe risalire la torre campanaria, impostata direttamente sull’abside semicircolare, e condotta avanti in laterizio in forma di semidodecagono”

Massimo Becattini – Andrea Granchi – Alto Mugello, Mugello, Val di Sieve, pag 54

“Al di sopra della falda circolare s’imposta una porzione continua in bozze di conci che lega l’abside alla torre campanaria, a pianta esagona, che sta impostata direttamente sul corpo absidale, unico esempio toscano nel suo genere. La torre costruita in laterizio secondo modi lombardi”.

Daniele Negri – Chiese romaniche in Toscana pag. 261

“A quanto dopo l’anno 393 (Ambrogio consacra la basilica Laurenziana di Firenze) risalga la primitiva costruzione della Pieve di Borgo San Lorenzo non conosciamo con precisione....Ma il campanile innalzato già su la base di un segmento di cerchio, cioè su l’arco della tribuna e seguitato poi a guisa di mezzo dodecagono, rimase immutato tranne l’apertura di una bifora, cui si riferisce un cartello di pietra murato nel campanile ANNO DOMINI 1263 TEMPORE PLEBANI PARENTIS”

Prof. Francesco Niccolai –Mugello e Val di Sieve pagg. 430-431

“Posteriormente al 1263 fu innalzata un’altissima torre della figura di un mezzo dodecagono tagliato da un diametro, che posa sopra l’arco della tribuna, mentre i sei lati girano intorno al segmento di cerchio che chiude il presbiterio. La quale torre ad uso  di campanile fu opera posteriore, probabilmente contemporanea ai primi risargimenti della stessa chiesa nel 1316.

Emanuele Repetti – Dizionario Geografico, Fisico, Storico della Toscana, pag 56

“E’ dunque la suddetta Pieve antichissima, essendoci memorie certe, che essa già ci fosse avanti il Mille, come appare da alcune cartapecore, che si conservano nel Monastero di Luco, da me vedute, quantunque non si sappia precisamente chi la fondasse; anzi da una scatoletta di reliquie fatta di lamina, che sembra esser d’ottone, trovata pochi anni addietro, nel disfare l’Altar maggiore, pare che possa congetturarsi, che essa fosse eretta intorno all’ottavo secolo...”

Giuseppe Maria Brocchi – Descrizione della Provincia del Mugello, pagg. 72-73

“In quel tempo (fine sec. XIII) la chiesa fu ricostruita. Sorge anche il campanile di mattoni che prende la forma di un esagono irregolare, con duplice ornamento di aperture diverse.....”

Carlo Calzolari – La Chiesa Fiorentina pag. 160

“Lo stravagante e bizzarro campanile della Pieve di Borgo San Lorenzo, che io credo e ritengo essere opera longobardica, e durante appunto il dominio dei Longobardi innalzato”

Padre Lino Chini – Storia antica e moderna del Mugello, Vol. I pagg. 214-215

“Il campanile borghigiano risale con tutta probabilità al 1263 (data incisa sopra il capitello di una bifora) e rappresenta un’importante testimonianza del trapasso dal romanico al gotico, mantenendo del primo la solida e compatta muratura e del secondo lo slancio verticale....”

Marco Pinelli – Romanico in Mugello e Val di Sieve, pagg. 47-48

Questo è quanto è stato detto, in sintesi, da storici e studiosi dell’arte, negli ultimi due secoli e mezzo. Noi notiamo però che la divergenza di valutazione degli storici menzionati circa la datazione del campanile è enorme, approssimativamente 1000 anni! Se devo dare un giudizio, mi sembra del tutto strana l’idea che nel 1263, durante la ricostruzione della Pieve, si sia deciso di costruire il campanile proprio sull’abside. Costruire un campanile poligonale di quella mole su un’abside semicircolare, comportava delle difficoltà tecniche e costruttive di notevole importanza. Lo si sarebbe potuto costruire accanto, con minori difficoltà, dandogli una forma regolare esagonale o ottagonale, come tanti altri campanili romanici. E poi, perché costruire tutta la chiesa in conci regolari di pietra (filaretto) e il campanile in materiali diversi, cioè in mattoni? E’ vero, esiste una datazione, 1263, su un capitello di una bifora, ma questo non significa con sicurezza assoluta che il campanile sia stato costruito in quella data. E’ anche vero che lo stile, sotto certi aspetti, ci può fare ricordare lo stile romanico, però i rifacimenti sono stati tanti, tante aperture sono state murate, le bifore hanno subito sostanziali rifacimenti. Ogni valutazione è possibile in un edificio che ha subito tanti rimaneggiamenti nel tempo. Dunque il campanile è longobardo come sostengono il Brocchi, il Chini e altri studiosi? E’ romanico come sostiene il Salmi, il Carzolari, il Pinelli? E’ lombardo come sostiene il Negri? Non è facile dare una risposta, anche se è possibile un’ipotesi. Borgo si trovava sulla strada romana e prima ancora etrusca che passando da San Giovanni Maggiore, Ronta e passato l’Appennino per Marradi arrivava a Ravenna, la capitale dell’Impero. Nel 535 Giustiniano, ritiene maturo il tempo per la campagna militare dell’Italia. Invia il Generale Belisario ad assediare Ravenna e la conquista nel 540. Dalla sede di Ravenna il successore, Narsete, parte per vincere definitivamente i Goti. Giustiniano provvede a riorganizzare il territorio e a rimediare i danni causati dalla sanguinosa guerra goto-bizantina,  coadiuvato dall’Arcivescovo Massimiano. Ravenna torna ad essere il più importante centro religioso e politico d’Italia. Sono dell’epoca bizantina le decorazioni di S. Vitale, Sant’Apollinare in Classe, Sant’Apollinare nuovo. Si potrebbe pensare che questa ondata di rinnovamento abbia interessato anche Borgo San Lorenzo che si trovava, non distante, sulla strada che portava alla capitale. Perché non pensare anche per la primitiva chiesa borghigiana e per il campanile ad influssi ravennati? Basti confrontare le bifore del campanile borghigiano con quelle ravennati di San Michele in Africisco del sec. VI e si noterà che la similitudine è sorprendente. Perché scartare a priori questa ipotesi? In questo caso il campanile sarebbe il residuo della chiesa primitiva e risalirebbe al VI secolo, durante l’Impero di Giustiniano, mentre si edificarono la basilica San Vitale (547) e Sant’Apollinare in Classe (549). Anche se esistono altri esempi in Italia di campanili impostati su absidi, questa di Borgo san Lorenzo mi sembra una cosa differente. Ho l’impressione che il campanile poggi su un basamento, di forma semicircolare, ancora più antica del campanile stesso. E’ probabile che la chiesa sia stata costruita su un  edificio pre-esistente, ad esempio, poteva essere una basilica della romana Annejanum, questo ce lo confermerebbero anche le dimensioni stesse della Pieve. Non si esclude che prima ancora esistesse sul luogo un edificio etrusco, sembra in effetti che ritrovamenti risalenti al periodo etrusco siano stati rinvenuti in passato in occasioni di lavori alla chiesa. Tutto ciò è affascinante la Pieve di Borgo vanta un passato illustre romano ed etrusco, come del resto tutto il Mugello. La storia di questo affascinante territorio non inizia con i  primi documenti che risalgono a poco prima del Mille!

Paolo Campidori
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