ARNO
Come montanaro e campagnolo
forse non so valorizzare in pieno
la tua bellezza, i tuoi colori, le tue
luci,
le tue ombre e lo spettacolo mozzafiato
dei ponti e dei palazzi antichi
che si rispecchiano nelle tue acque.
Tu scorri, senza fretta,
sotto gli elegantissimi ponti
portando l’azzurro delle tue acque al
mare cristallino del litorale toscano.
Sei come uno specchio
dove tutti si riflettono
anche i turisti frettolosi
che vorrebbero stare di più
in tua compagnia.
Talvolta però non ti riconosco.
diventi agitato, cattivo, nervoso
vorresti trascinare tutto con te.
Vorresti portare il ponte Vecchio,
il Ponte alla Carraia, il ponte a Santa
Trinita,
con te, al mare?
Sei geloso che essi restino lì?
poi imprevedibilmente ti plachi,
torni ad essere l’Arno d’argento,
l’Arno Sognato da pittori e poeti,
ma soprattutto l’Arno dei fiorentini
Paolo campidori