MONGHIDORO
Una casetta dai muri screpolati
una porticina e due finestrine
piccole, piccole,
un pavimento a lastre,
un tetto roseo,
un giardinetto sul davanti.
Quante di queste casette
c’erano in questa zona.
E c’erano anche le persone
che lavoravano nei campi
e che si chiamavano
da lontano e le loro voci
riempivano la vallata.
C’erano poi le mucche
che davano buon latte,
le pecore che davano buon formaggio
e soffice lana per i materassi
e per gli indumenti.
E c’erano tanti bambini,
tanti occhietti che
chiamavano “mamma”, “pane”.
Poi venne la guerra,
anzi le guerre,
tutto andò distrutto e
con esse tutto un mondo
che non tornerà mai più
Paolo Campidori